La presenza italiana in Venezuela
Pedro Cunill Grau
ISBN 88–7860–107–1, 1996 - pp. XXII - 540
Il Venezuela rappresenta un caso particolare nel panorama dell'immigrazione italiana in America Latina. A differenza di Brasile e Argentina, ma anche di Uruguay, Cile e Perù, paesi nei quali la presenza italiana raggiunge un'importante consistenza numerica già nella seconda metà del secolo scorso, il Venezuela ha ricevuto flussi veramente significativi di immigrati italiani solamente nel secondo dopoguerra, a partire dal 1948.
Il contributo italiano al processo di formazione e sviluppo dell'attuale nazione venezuelana era, tuttavia, cominciato assai prima. Già come colonia spagnola, poi dal 1811 come repubblica indipendente, il Venezuela aveva visto gli italiani protagonisti nella sua vita economica, civile e culturale. Fu poi intorno alla metà dell'Ottocento che i primi gruppi consistenti di immigrati, provenienti soprattutto dall'Isola d'Elba, cominciarono, come commercianti e imprenditori, a contribuire in modo rilevante al benessere della nuova nazione, integrandosi con estrema facilità e diventando in breve classe dirigente
Il volume presenta un primo quadro d'insieme del ruolo avuto dalla comunità d'origine italiana nell'inserimento del Venezuela entro l'universo euroamericano.