Incontri nel Parco

Estate 2019
diciottesima edizione
ore 17,00- ingresso libero
La Nave della Sila

 

5 agosto: Inaugurazione  mostra “Ciao Italia!”                               

Ciao Italia! La mostra, curata dal Musée National de l'histoire de l'immigrationdi Parigi, racconta il secolo 1860-1960 dell'emigrazione degli italiani in Francia.

 Ciao! fa parte di quelle parole che, accompagnando le migrazioni di milioni d’Italiani in tutto il mondo, sono state adottate dalle lingue dei paesi di accoglienza, come in Francia dove ormai fa parte del vocabolario corrente. Questo saluto serve ad accogliere e ad accomiatarsi allo stesso tempo. Ciao Italia! è un arrivederci degli Italiani al loro paese, mai un addio.

Gli Italiani diventano sono gli stranieri più numerosi in Francia dall’inizio del XX secolo fino agli anni 1960.Oggi commemorata, la loro integrazione non avvenne comunque senza intoppi. Tra diffidenza e desiderio, violenze e passioni, rifiuto e integrazione, la mostra Ciao Italia! narra questa storia evidenziando l’apporto degli Italiani alla società e alla cultura francesi. La mostra ripercorre il viaggio geografico, socio-economico e culturale degli Italiani in Francia dal Risorgimento a partire dal 1860 fino al 1960.

Intervengono Maria Francesca Corigliano,Assessore alla cultura della Regione Calabria, Vittorio Cappelli, Università della Calabria

 

11/12 agosto: Italia addio, non tornerò                              

 

Proiezione del docufilm "Italia addio, non tornerò"prodotto dalla Fondazione Paolo Cresci, Lucca

Il filmato affronta la tematica attualissima dell’emigrazione giovanile all’estero. 285.000 ragazzi nel 2017 hanno lasciato l’Italia per portare all’estero competenze, professionalità, energie. Sono cifre impressionanti quelle che riguardano chi è partito in questi ultimi anni in cerca di una realizzazione personale che in patria non si riesce a trovare. Questo dato ci colloca all’ottavo posto al mondo come paese di emigrazione(fonte Idos). Ognuno di noi ormai ha un figlio, un parente, un amico emigrato all’estero perché in Italia non ha trovato lavoro. Mentre qui da noi, il lavoro è come la legalità: se ne sente parlare. Emigrare ora è facile: i curricula si inviano via internet e le aziende straniere coprono le spese del viaggio per il colloquio conoscitivo; gli stipendi sono adeguati e il sistema si basa sulla meritocrazia.

Intervengono: Antonio Viscomi,commissione lavoro alla Camera dei deputati, Massimo Marrelli,rettore emerito dell’Università Federico II, Mario Rusciano, professore emerito di diritto del lavoro con la partecipazione della regista Barbara Pavarotti

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