Nell’anno del Giubileo, con l’apertura della Porta Santa a Oropa, il Santuario invita tutti i piemontesi all’estero a fare “Ritorno a Oropa”: un ritorno “a casa”, per incontrarsi e condividere racconti, sapori, aneddoti e rivivere, con gli occhi del presente, luoghi e storie di un passato che è stato tramandato di generazione in generazione e che appartiene a tutti i piemontesi, ovunque essi siano.
Quello che si svolgerà a Oropa nella seconda settimana di luglio è infatti un evento dedicato a chi si trova lontano dalla terra natia, e a chi non ha mai dimenticato quel legame e quell’affetto reciproco per la Madonna Nera che si porta sempre nel cuore.
Dalle prime ondate migratorie fino a quelle più recenti, sono milioni i piemontesi che hanno portato la loro cultura nel mondo. Partire per luoghi remoti con la speranza di trovare un lavoro e una vita migliore, la difficoltà ad adattarsi a un nuovo Paese, senza conoscerne la lingua, sono esperienze di un passato che non è poi così distante. Il coraggio di partire, spesso con mezzi di fortuna, guidati in parte dalla necessità e in parte dal desiderio di avventura, che determinava la scelta di abbandonare il paese di origine e la propria famiglia, si accompagnavano al timore di ciò che era sconosciuto, lontano, e alla speranza di poter fare un giorno ritorno. Una preghiera alla Madonna di Oropa per chiedere protezione, un ex voto fatto al ritorno, in segno di ringraziamento: nei secoli Oropa ha custodito la memoria di chi è tornato e di chi è rimasto, storie di separazioni, di fatiche, di successi.
La partenza, il ritorno o la definitiva lontananza, hanno trasformato la vita di interi nuclei famigliari e spesso, di intere vallate: nei secoli e nei decenni, per molte generazioni di piemontesi emigrati all’estero il Santuario di Oropa è rimasto un punto fermo, un riferimento sia per chi ha ancora legami con i parenti, sia per chi li ha perduti ed è alla ricerca delle proprie radici. Per questo, nell’anno del Giubileo, Oropa propone un cammino di ritorno, alla riscoperta dei luoghi natii, di un legame spirituale e affettivo che è stato tramandato dai racconti dei nonni e da qualche immagine in bianco e nero.
Il programma della manifestazione avrà inizio venerdì 8 luglio , con la performance teatrale "Una barca in mezzo a un bosco", che narra la vicenda di un naufragio di emigranti biellesi raffigurato dal relativo quadro per grazia ricevuta, per poi proseguire con incontri, concerti, degustazioni e testimonianze che si svolgeranno a Oropa fino a domenica 10 luglio. Nella Sala Convegni del Santuario interverranno ricercatori e studiosi dei fenomeni migratori, che illustreranno la storia dell’emigrazione italiana e piemontese, dalle origini ai giorni nostri, con un approfondimento sulle origini piemontesi di Papa Francesco. Parteciperanno all’iniziativa numerose Associazioni Culturali che porteranno la testimonianza dei valori della cultura piemontese attraverso i costumi tipici, le danze e i canti tradizionali.
Da lunedì 11 a venerdì 15 luglio saranno organizzate escursioni in località diverse del Piemonte, in particolare nei musei che si sono occupati di emigrazione.
A testimonianza dei diversi cammini intrapresi dagli emigrati piemontesi, a Oropa saranno allestite due mostre: la mostra fotografica “Verso terre lontane. Foto d’epoca sull’emigrazione dal Biellese”, a cura del Centro di Documentazione sull’Emigrazione di Donato, e la mostra documentaria “Un cammino verso il mondo: i Gianadda da Curino a Martigny”, a cura del Rotary Club di Valle Mosso, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, dell’Istituto E. Bona, del Doc.BI e della Fondazione Gianadda.
Nellasettimanasuccessiva,dal11al15luglio,saràpossibile visitareilMuseoRegionaledell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo a Frossasco e al Monumento "Ai Piemontesi nel mondo" a San Pietro Val Lemina (Torino), il Museo dello Spazzacamino – Museo Regionale dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo - a Santa Maria Maggiore (VB), l’Ecomuseo dell’Alta Valle del Cervo, il Centro di Documentazione sull’emigrazione di Donato, il Museo dell’Emigrante di Roasio, la Fondazione Sella a Biella, la Fabbrica della Ruota (ex Lanificio F.lli Zignone)a Pray, il Ricetto di Candelo, la Città di Biella, altre realtà piemontesi nel Lago Maggiore e nelle Langhe e, chi desidera, potrà fare richiesta per visitare il proprio paese di origine.
L’evento di Oropa sarà non solo l’occasione per riscoprire i luoghi e i sapori di casa, ma anche per raccontare e per raccontarsi: testimonianze che porteranno i partecipanti e gli studiosi che interverranno a ricordare il tempo in cui il Piemonte era il punto di partenza di chi cercava fortuna altrove. Emigrati di ieri e di oggi potranno confrontarsi sulle diverse prospettive e necessità che li hanno portati a lasciare le proprie case per compiere una scelta di vita in grado di cambiare il proprio destino.
Per gli emigrati di origine biellese in particolare, si darà la possibilità di stabilire contatti per costruire l’albero genealogico della propria famiglia. Stiamo raccogliendo le manifestazioni di interesse per avviare progetti di ricerca e di sviluppo per agevolare la consultazione degli archivi.
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